Cari Associati,
prosegue, costante e intenso, il nostro impegno per il conseguimento dei fini istituzionali, in relazione alla possibilità di rilasciare certificazioni di qualificazione professionale a beneficio dei nostri associati.
Abbiamo, al riguardo, preso diretto contatto con UNI e stiamo predisponendo tutta la documentazione necessaria per essere legittimati a partecipare attivamente ai Tavoli per la definizione di normative di settore. E' importante rilevare che, ad oggi, non esiste alcuna normativa UNI specifica per la professione di "esperto di formazione", mentre per la professione di "consulente d’organizzazione" è già stata avviata la fase prenormativa (ma in uno scenario di elevata complessità circa la figura del "consulente"). In ragione di tali circostanze, siamo ancora più convinti che Accademia possa giocare un ruolo decisivo nell'indirizzare e definire gli standard e i requisiti di esperienza e competenza, quali parametri per la certificazione secondo la nostra idea di professione.
La materia è, inoltre, da inquadrare anche alla luce del fondamentale D. Lgs. 13/2013 circa gli apprendimenti non formali e informali e gli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze. Alla luce di tale provvedimento emerge la possibilità di procedere – in attesa di una normativa UNI, i cui tempi appaiono piuttosto lunghi a causa della natura pubblicistica del processo – al rilascio di certificazioni attraverso enti certificatori legittimati dal sistema nazionale. I nostri esperti stanno studiando tale possibilità che appare oltremodo concreta.
Mi rendo conto che la complessità della materia possa costituire causa di scoraggiamento per chi, come tutti noi, è abituato a un approccio imprenditoriale alla realtà, nell'affrontarla e nel trarne le possibili opportunità con pragmatismo e tempestività, ma è necessario comprendere che ci troviamo in una dimensione di natura istituzionale, con le sue logiche, le sue procedure e i suoi tempi, in uno scenario per molti aspetti inesplorato (ma questo è un vantaggio e anche un nostro merito) L'obiettivo, tuttavia, è ambizioso e di alto valore socio-economico e sono certo che stiamo costruendo un progetto importante, i cui benefici si produrranno in futuro prossimo e non remoto.
L'imminente Convegno del 7 giugno rappresenta un'occasione privilegiata per approfondire e confrontarci su questi temi tanto fondamentali per il nostro ruolo e per il nostro futuro.
Con i più cordiali saluti.
Fabrizio Dafano
sabato 3 maggio 2014
giovedì 30 gennaio 2014
COMUNICAZIONE DEL Prof. Fabrizio Dafano del 30-01-2014
Cari Associati,
come anticipato con la
comunicazione del 3 gennaio scorso, in relazione all’attestazione di cui alla
lett. c) dell’art 7, cioè “agli standard qualitativi e di qualificazione
professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell’esercizio dell’attività
professionale ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’associazione”, e
a seguito di confronti e approfondimenti con Confassociazioni e altri
interlocutori istituzionali, riteniamo prioritario nell’interesse degli
associati intraprendere un percorso che conduca Accademia - nel pieno spirito
della normativa di riferimento e in particolare ai sensi dell’art. 9 - L.
4/2013, al rilascio di certificazioni di conformità a norme tecniche UNI.
Tali certificazioni sono
rilasciate da organismi accreditati in base ad una normativa tecnica di
settore, alla cui elaborazione collaborano le associazioni professionali di cui
alla citata legge. Le certificazioni in questione possiedono un valore assoluto
nei confronti del sistema socio-economico a livello europeo, che le semplici
attestazioni rilasciate esclusivamente dalla singola Associazione (art. 7) non
possono avere.
A fronte di ciò, il Comitato
Scientifico sta procedendo alla sollecita redazione dei profili di riferimento
di “Esperto dei processi formativi” e di “Consulente d’organizzazione”, al fine
di consentire all’Associazione di collaborare, nelle opportune sedi, all’elaborazione
della normativa tecnica UNI relativa alle attività professionali di propria
competenza, “attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi
tecnici o inviando all’ente di normazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta
pubblica, al fine di garantire la massima consensualità, democraticità e
trasparenza.” (art. 9)
In merito all’individuazione
dell’ente certificatore delle competenze, Accademia sta predisponendo un piano
di collaborazione con il CReS BdC – CENTRO DI RICERCA E SERVIZI PER IL BILANCIO
DELLE COMPETENZE dell’Università degli Studi di Roma Tre. Il Centro aderisce
alla Federation europèenne des Centres de bilan et d’orientation
professionelle.
Il percorso è, come evidente,
articolato e impegnativo, ma siamo pienamente convinti che sia il migliore in
assoluto per la realizzazione dei nostri fini istituzionali, primo fra tutti la
valorizzazione e attestazione della qualificazione professionale dei nostri
iscritti in una prospettiva di alto valore certificativo, secondo standard
europei che, nell’immediato futuro, saranno certamente adottati e richiesti
dalle Pubbliche Amministrazioni, dalle realtà multinazionali e a seguire da
ogni soggetto economico, in funzione dei principi di garanzia e tutela della
clientela, anche per le prestazioni di natura formativa e consulenziale.
Resto personalmente a
disposizione di ciascuno di voi per ogni chiarimento e approfondimento.
Con i più cordiali saluti.
Fabrizio Dafano
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